L’ex super latitante Matteo Messina Denaro ha chiesto e ottenuto che vengano ascoltati la figlia di un boss e il marito.
Sarà processato con il rito abbreviato Matteo Messina Denaro nel processo che lo vede accusato di estorsione ai danni di una proprietaria terriera davanti al gup Rosario Di Gioia. Il boss però pone una condizione che viene poi accettata: sentire le “persone offese” di un tentativo di estorsione.
Il processo per estorsione
Viene rinviato a settembre il processo con rito abbreviato, quando saranno ascoltati Giuseppina Passanante, figlia di un boss, e il marito di lei. Dopo che Messina Denaro aveva respinto le accuse di estorsione rivendicando la proprietà di un terreno di Campobello di Mazara (Trapani), ad avanzare la proposta era stata proprio la nipote avvocato, Lorenza Guttadauro.
In una lettera firmata con nome e cognome, l’ex latitante aveva spiegato che la proprietà apparteneva al padre di Passanante, che sarebbe stato però intestatario fittizio. Denaro la definisce inoltre come una sfida, perché Giuseppina Passanante a questo punto dovrebbe ammettere e restituire il maltolto.
Come sta Messina Denaro?
Nei giorni scorsi il procuratore aggiunto di Palermo, Paolo Guido, insieme ai pm della Dda, Piero Padova e Gianluca De Leo, hanno interrogato Messina Denaro. L’interrogatorio è durato tre ore: il terzo per il boss che finora non si è mai avvalso della facoltà di non rispondere.
Il boss di Cosa Nostra da qualche settimana è stato dimesso in buone condizioni e di buonumore dall’ospedale San salvatore dell’Aquila, dove era ricoverato nel reparto di urologia per intervento non invasivo. Tuttavia, l’operazione non sarebbe collegata direttamente al tumore al colon contro il quale combatte da anni.